giovedì 15 agosto 2013

Unità

Bovisa, 15 agosto 2013.
Terzo giorno nella nuova tana, una mansarda al 3° piano e mezzo, diciamo che anche in base a ciò ho deciso di regalare dei mobili a mio fratello e tenere quelli che già erano quì.. Sto scoprendo molto su me, sulle mie capacità, sulla ricerca spesso troppo mentale che perde di vista ciò che io sono.
Ricordo in dojo, agli inizi della pratica, le movenze (che ancora si vedono più o meno marcate) del duro contro duro, come se avessi un corpo di 90 kg di muscoli..che non è detto che vinca e distrugga ogni volta ma che è alquanto controproducente credersi dei giganti quando la mia essenza, è un corpo di poco meno di 60 kg, e all'epoca ben pochi i muscoli densi. Attuavo come un kamikaze..ovviamente a perdere..BANZAIII!!! l'umiltà,  ardua consapevolezza doverosa per un armonia e una conoscenza di me e degli altri. Mi viene alla mente anche la mia ricerca di amori difficilissimi e complicati, forse un forte ego o una voglia di rivalsa che mi illudeva di credere nell'impossibile, che non è un male, semplicemente è un sogno, ma non si può cavalcare una tigre se non si è in grande di stare in groppa a un puledro.

In questi anni sentivo ogni estate il peso della chiusura dei corsi ZNKR, inizialmente anche ora mi è dispiaciuto, ma mi sono ritrovato in grado di fare ciò che a me necessita per un costante benessere psicofisico e una continua ricerca. E sorrido ogni volta che penso a quanto è ancora la strda da percorrere. Ouspenky nei suoi frammenti, le mie letture estive mi fa riflettere molto su me, sul mio stare al mondo, sul quì e ora, su dove sto andando, da dove vengo,cosa attuo nel fare e sfronzolo i sogni, avendo una forma più unita ciò che io voglio, non desidero sia chiaro, non è un astrazione, bensì sono stelle da seguire nella notte senza luna, comete lucenti..consapevole che ag  ogni bivio dovrò lasciare un percorso intrapreso ma sapendo sempre quale seguire, e anche al buio illuminerò così ogni via.

bando ai filosoffeggiamenti da due lire, che sono pure fuori corso ormai ;) e mi accorgo che questa tana è ciò che serve a me, non troppo piccola, non troppo grande, in quartiere popolare e multietnico, ben collegato e cosa importante, non mi dissangua economicamente. E' alla mia portata e mi consente di vivere, non sopravvivere.

Ogni tanto coi piccioni sopra il tetto sentori di Ghost Dog..musichette degli RZA scandiscono il ritmo.

Certo non è la perfezione questo mio giaciglio ma forse io lo sono?
continui ritocchi emesse in sesto, accorgimenti e mai nulla per scontato..mi sprona a fare lo stesso con me.

Imparo ad accogliere, che ultimamente molti mi dicono che ho questa particolarità accentuata, e ciò che accolgo poi lo metto in circolo dopo averlo assaporato e smussati dei possibili spigoli pericolosi, spigoli dell'altro, spigoli che ancora io ho da scolpire e arrotondare in me.

"allorchè il sapere sorpassa troppo l'essere, esso diventa teorico, astratto, inapplicabile alla vita; può anche diventare nocivo, perchè invece di servire la vita e aiutare le persone a superare le difficoltà questo sapere comincia a complicare tutto; di conseguenza non può che apportare nuove difficoltà, nuovi turbamenti ed ogni sorta di calamità che prima non esistevano.
La ragione di ciò è che il sapere, quando non è in armonia con l'essere, non potrà mai essere abbastanza grande, o per meglio dire, sufficientemente qualificato per i reali bisogni dell'uomo. Sarà il sapere di una cosa legato all'ignoranza di un altra, sarà il sapere del particolare legato all'ignoranza del tutto, il sapere della forma che ignora l'essenza."

                                                                                                           P.D.Ouspenky
FRAMMENTI DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO

 








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