Avete mai visto un rettile cresciuto in cattività, in gabbia o un gorilla in catene allo zoo?Quanto credete possa sopravvivere se liberato e lasciato a sè stesso?
Un autunno umido, e piovoso..caldo, molto caldo..
Sul bus, di ritorno da un altro turno coi Rom, storie umane
vecchie come l’uomo, di R. dapprima ritornata dal marito a Bologna,poi prese la
solita dose di mazzate ritorna, con un progetto di una casa alloggio per le e
le due bimbe piccole. L’errore d’amore di chiamare il marito ce subito le dice
di tornare da lui,che le vogliono levare le bimbe lì.Malsane situazioni di
dipendenza si ripetono nell’ennesimo rapporto malato. Frutto divorato in questi
tempi e forse, non solo di questi.
A. che ritorna dal compagno e trova lavoro come cameriera, e
una nuova via si apre col prospetto di un eventuale casa per lei, il compagno,
suocero e suocera e la giovane nuora.
D.ha iniziato oggi la scuola e stiamo vedendo di fare andare
la sorellina a una materna, per ora abbiamo dato la residenza a padre e madre e
siamo, in cerca di un occupazione per loro due.
Anche M. ha iniziato il corso di italiano per utilizzare le
sue capacità come mediatrice culturale, come attuava in Romania.
La signora al mio fianco, sul bus, guarda lo zingaro senza
gambe e dice “poverino” guardandomi. Il rumore del bus e della pioggia che
incombe copre le sue parole e le rispondo a intuito:
“già, anche io mi chiedo dove sia la sedia a rotelle”
E penso a ieri, agli articoli letti su repubblica e sul
corriere della sera oggi, di quella banda criminale di Rom e turchi romeni, del
racket delle elemosine e dello sgombero arrivato proprio ieri da noi.
Le lodi del sindaco all’assessore della sicurezza ( e mi
chiedo se saprà cosa sia successo ieri?), gli elogi alla municipale e al suo
boss, venuto nel tardo pomeriggio in soli 10 minuti e alla sua proposta:
“provate a cercare di capire chi di loro può tornare in
patria realmente”
In una mezzora? Follia.
Non credo aver visto uno solo dei grandi nomi elencati alla
radio. La magia dei giochi politici.
E a quei derelitti, storpi,vecchie piangenti,gobbi e
menomati chi senza gamba chi senza braccio e alla municipale, armata di
manganelli bianchi e sirene spiegate.
A quanti erano e allo stereotipo che troppo si addice tanto
da avergli fatto cambiare nome; vigili.
Di noi poveri educatori e operatori nessuno ha parlato, ma
va bene non lo facciamo per la gloria. Interventi continui per un dialogo, per
acquietare gli animi, un giorno a distribuire pasti,caffè,sapone e lenzuola.
Dell’impossibilità nostra di fare ogni cosa dopo che avevano passato 12 ore in
questura e nessuno sapeva nulla su che ne sarebbe stato.
Leggo dell’arresto
di 12 persone, leggo storie strappalacrime
che incolpano la società, chi dà i soldi per lavarsi la coscienza a chi non
apre nemmeno il finestrino e finge che non esistano. Di come si ripetano le
dinamiche uguali per la tratta delle prostitute, dei cinesi e di ogni altro
sfruttato e ingannato.
Giornata intensa, presi 12 criminali sì, e per quei 32
poveracci la soluzione forzata è stata il rimpatrio in romania. L?uno al gabbio
e l’altro deportato.
Allontanare, nascondere, nel 2012 i nuovi sinonimi del
termine “soluzione”. Ottimo no? Per qualcuno sicuramente lo è.