mercoledì 29 maggio 2013

Vam..

Le nuvole come esperte di arti marziali si muovono senza che noi ce ne accorgiamo, mai rigide si avvolgono scontrandosi, un conflitto da cui grondano sudore sopra le nostre teste.

Mi sveglio con un sorriso nel cuore, un sorriso pieno di volontà e tenacia, la sera torno esausto sì, ma soddisfatto del giorno, e tutto prende un altra forma, senza una forma precisa ancora, forse questo mi affascina, l'ignoto, il non sapere cosa accadrà incuriosisce e spaventa al tempo stesso.

Questa dannata fatica da fare, per realizzare le cose, tramandata forse da una famiglia in cui farsi in quattro sul lavoro era il pane quotidiano. Un ego troppo randagio, un NO pronunciato, rifiuto e fuga..ma dove vai quando quello da cui fuggi è dentro te? E guardo la mia Ombra, l'abbraccio ma ancora sembra più forte di me. O forse lei domina me? Ancora un retaggio cristiano che ha cresciuto nelle brulle campagne i miei antenati, un pensare che solo con la fatica si ottiene qualcosa...e sì, penso alle scelte difficili che compio, con ostinazione e perseveranza anche non rendendomi conto che non posso buttare giù la montagna a cornate ma benchè molto meno di prima ancora, già ancora, forse continuo a non accettare, o non accettarmi?

L'osare di restare senza quattrini per pagare l'affitto, per la mia libertà di essere..come se all'Ombra che ho scoperto (o riscoperto?) si contrapponesse l'estremo opposto, quello che dice “fottetevi!”.
Non so se sia istinto di sopravvivenza o egoismo scriteriato, intollerante.o o forse un abitudine passata di rifiutare che a tratti, ancora sento forte..
Capita mai di non sapere quale parte ascoltare?non distinguere la luminosità del Sole da quella della Luna? Dovrei mescolarle ma sembrano essere mazzi di carte di diverse dimensioni e fattura, alcune doppie...e non posso giocare a giochi predefiniti, ma sì potrei inventarli? O forse scartare le carte doppie e giocare con le carte che ho..

Non so dove andrò, so dove sto andando? So che sarà dura...e a furor di popolo ripeto ciò che non vorrei..se parto con la convinzione che lo sarà mi indurisco, difficile avvolgere ancora, difficile lasciarmi fare forse perchè ho sempre dovuto fare io..malsana abitudine? Ma a volte le cose accadono certo, ma più spesso so che devo farle accadere..ma forse è un po' come il chi sao, devi sentire quando entrare, quanto forzare e quanto stare morbido e forte al tempo stesso. La via di mezzo..la normalità della complementarietà del Tao..

quale la luce?quale l'ombra?

La mente bluffa, finge di sapere ma le emozioni e il corpo non capiscono e quindi, a nulla serve,
cantava Gaber :” un idea finchè resta un idea è soltanto un astrazione”

Una fiammela che porta luce nel buio, o il buio permette alla fiammella di illuminare ciò che ha attorno? Dolore rabbia paura, gioia sconforto risorto, contorto amplesso complesso represso? Deliri oscuri o barlumi di luce? Dipendi da che parte guardi,ma ogni volta, il punto da dove guardi non è mai lo stesso e tutto muta, in un continuo divenire, ritornare, nascere e morire. Volare o schiantarsi al suolo, volare e schiantarsi al suolo? Volere assieme ma star da solo? Violare stride come un assolo? Valore o vile volea volare..

In cielo nuvole aprono la venuta della notte, tuoni s'odono. Senza fatica nel vento vengono spazzate a zonzo, tra i loro incontri gli orchi si prendono a colpi di mazze chiodate. Un tengu guarda oltre l'orizzonte, la terra trema roboando un lungo Vam....


l'illuminazione no giunge immaginandosi figure di luce, ma rendendo cosciente l'oscurità
C.G. Jung