mercoledì 30 novembre 2011

RIFLESSIONI SU DI UNA SOLA ZAMPA



Un continuo sconvolgimento di emozioni, tutto improvvisamente arrivato, anche cercato di sicuro, e tanto,. Preso, con tutta la continuità delle sue onde.

Nuove scoperte di me, di quanto e cosa è mettersi in gioco in una relazione, l’emergere dell’istinto animale che lotta per la propria femmina. Dinamiche di 2, quando da serpente ho pensato sempre e solo a me, “sono così”, il pirata che non lega, solitario per i mari dell’esistenza che saltuariamente si univa e faceva gruppo ma con botti di rhum e musica in legami di una notte o di piccoli viaggi.

Amo l’impermanenza dell’esistere, anche se ancora qualcosa c’è che mi blocca e fa lo sgambetto (io stesso?) ancora tergiversare ci metto tempo a patteggiare con me stesso e il mondo che ho attorno (di una magnificenza disarmante quanto tragicomico e surreale spesso). Basta che mi fermo a guardare che da aprile che lavoro e per tempo ho continuato a dormire in dojo, un tergiversare per cercare di partire con prezzi secondo me accessibili umanamente. Cercavo una casa a 300, poi una stanza che osta meno (una stanza in condivisione durata quanto una eiaculata precoce) . Una bronchite che mette alla prova non solo il mio corpo e il ritornare in dojo quando pensavo ormai di avercela fatta e cercare di lottare ancora..

Poi son salito col prezzo e nonostante ciò arrivando a 500 euro ho trovato comunque una soffitta, che per quanto carina è umida e fredda..un solaio rimesso in sesto che non si scalda mai, non mai, d’estate sicuramente sarà un forno. Ma ci stà, è una continua lotta.

Sì che la vita è un continuo scorrere, e se trovi un centro di gravità devi esser pronto a cambiarlo,ad accettarne il cambiamento se trovi una casa a 350 dopo che ti dicono che è tua e se la riprendono continui a lottare. Nelle relazioni di lavoro ogni giorno è un conflitto, bene?male?

Una donna con cui finisce la storia, un'altra, meravigliosa leonessa, quanto complessa in cui tuffarcisi senza risparmiarsi e via..in un continuo fluire...nuove scoperte su me col lavoro spalle e anche, e nuovi movimenti minimali a togliere e subito interrotti, nuova casa, un divano letto..e ora raggiunto ciò è tutta da sistemare, chiudere spifferi e rattoppare finestre. E si fa. (forse spifferi da chiudere anche nella mia IO-casa?)

Che la vita è breve per continuare a rimandare, e ho già vissuto nelle carni quanto lacerano le decisioni prese tardi, quanta fatica richiedono e quante porte chiuse, alcune con la serratura bloccata dal tempo Ma anche questo ci sta, scelte.

E nonostante il tergiversare che ancora è presente in me, anche oggi ho comprato un pacchetto da dieci raccontandomi la storiella “devo smettere”, cose che so che voglio fare, ma rimando..ma fino a quando?

E nuove evoluzioni dell’essere coppia, nuove pieghe e chiusure immotivate e si rimescolano i legami, anche le amicizie, o meglio, ci si conosce sempre di più e i pareri mutano a seconda dei comportamenti.

E quando ti illudi di avere un po’ di stabilità metti un piede in fallo e..hai una zampa fuori uso.

La Gru, con cui abbracciai la Terra, iniziando a stare nei conflitti, la stessa Gru con cui i primi atterraggi furono rovinosi e forse, sempre la Gru che ora mi chiede di imparare a stare su una sola zampa..

Consapevolezza dei miei limiti? Su una zampa sola è un modo per stare risparmiando energia? O anche un modo per imparare a stare in scioltezza nei conflitti? A stare, nel qui ed ora sempre più intensamente poiché sempre più intenso è.