domenica 8 luglio 2012

insegnamenti d'Umiltà




Quanto può rimanere l’acqua senza stagnare?
Una bella rimescolata ci vuole spesso, afinchè tutto continui il suo scorrere imprevedibile di gioie e dolori ma almeno l’acqua non sarà torbida,melmosa e riotterrà la trasparenza che è sua.
Così la vita, i nostri demoni alzano muri e noi, e io mi ritrovo in conflitto per non continuare ad alzare stupide e inutili barricate, ben conscio che ripararsi è solo un frutto marcio di questo demone d’orgoglio.
Muri alzati a fin di bene da altri? Chissà, sempre muri, ma con un fine diverso e spesso non conta il mezzo. La morfina,l’oppio sono muri per i problemi, sono sempre muri ma se usati con coscienza in un malato terminale gli consentono di attenuare i suoi dolori. Un coltello? Utile per tagliare salame e pane e formaggio. Cacciare. Ma si può facilmente uccidere con l’acciaio.

Mezzi, ne giusti ne sbagliati ma atti all’uso che se ne vuole fare.

Il potere dell’acciaio, la continuità nel non fermarsi a un taglio di stuoia che la vita scorre e gli eventi e gli avversarsi sono un continuo, così come le amicizie e gli incontri, così come la stessa esistenza, primavera impertinente, impermanente impermanenza che entra rinnovando lo sbocciare di ogni cosa.
Il Katana, regina delle profondità, forgiata dagli elementi tutti.
Tagli a due che senza sinergia e fiducia reciproca significano due morti semplici.
Una mescolata alle acqua prima che intorbidiscano.

Ferire e non riuscire a entrare e un muro posto dalle incomprensioni e un altro muro dal mio stupido orgoglio. Combattivo crescere.
Umiltà si oppone a rabbia e chiusura.
Il serpente predatore egoista e solitario versus la gru,dal cuore pacifico e le ali pronte ad accogliere.

Sarei morto se il mio compagno non tagliava.



Sera.
Arrivo tra i Rom alla struttura in cui li ospito. Provato dal giorno e dalle notti precedenti.
Ognuno di loro, ogni piccola o grande famiglia è un mondo a se, pieno di contraddizioni e diversità.
Questi ultimi sono molto socievoli, gentili, a ogni mio “non possiamo” lo acceattano con umiltà.
Sono basito, tanto da pranzare assieme assieme a loro e cenare e chiacchierare la sera e il giorno di loro di me dei problemi che riscontrano.

Due forze nuove le giovani fanciulle,dolcissime quanto tenaci come solo chi pensa di poter salvare il mondo. Beata innocenza. Bella al sentirsi però. Speriamo che la consapevolezza e la vita poi, non le indurisca troppo.

Finito di cenare, mentre riordino in cucina viene a trovarmi una gatta grigio nera che spesso in questi giorni vedo gironzolare. Mi guarda e ha fame.
Apro il frigorifero o torno con un piatto di spezzatino del giorno prima, mi dirigo dietro ai cassonetti e..sorpresa!!due cuccioli di poche settimane.
Torno in cucina a rincarare la dose di carnazza e..si sono moltiplicati. 3 piccoli cuccioli coi colori della madre e uno bellissimo leopardato in bianco grigio e nero. Resto affascinato.

Giovani selvatici, randagi.
La Franci al telefono mi dice di prenderne uno.
Esito.
Mi piace troppo che conservino la loro libertà, i loro istinti e stiano con la madre. Non riuscirei mai e privarli di una tale bellezza, del loro “essere”.
E penso che così si dovrebbe fare coi rom, accettarli per ciò che sono senza progetti di integrazione davvero ridicoli i irrealizzabili ma creando campi atti al loro “vivere”.
Quanta umiltà e accettazione ci farebbe bene..

Un altro ragazzo regalava un lucertolone australiano ma dopo aver visto i filmati sul tubo mi si è straziato il cuore. La loro natura è di predoni dei deserti australiani come potrei relegarli in una teca?la reputo una castrazione. Così l’idea di averlo, velocemente cede il passo alla volontà del mio cuore.

Molte sono le votle che vorrei affettare col katana persone o situazioni, non sono un santo ne lo voglio diventare. Mi sento semmai luciferino, portatore di luce nell’oscurità, l’angelo caduto dalla noia dogmatica del paradiso. Mi dicono che dovrei iniziare a considerarmi un angelo?

Ma la luce non brilla alla luce quanto un fuoco nella notte. Forse il Sole non illumina l’oscurità spaziale? Deliri. Filosofeggianti deliri da animale randagio.

La spada stessa vive di umiltà, stando nel fodero fino al momento di essere sguainata..ma ritorniamo al solito “mezzo” e all’uso che uno fa..

Riempio di latte i piatti vuoti e li porgo ai cuccioli, sono in tre stamane che ristringono l’un latro addosso alla madre.Ognuno guarda in una della 4 direzioni.
Volevo un gatto e ora nutro una piccola famigliola, nessuno possiede nessuno. E va bene così.

lunedì 2 luglio 2012

reptile story



Cammino per la strada con la spesa appena fatta, carpaccio di cavallo, birra rossa e patate al rosmarino già pronte..sono solo e ho voglia di occolarmi stasera tanto più che ho lavorato stanotte,stamane mi han levato un quarto di litro di rosso sangue e oggi un pomeriggio a discutere coi big boss della mia vita lavorativa.L’addormentrami sul bus mentre vad in dojo mi ricorda che non sono superman e ho bisogno di riposo.
Oltrepassate le poste, in zona Ortica, vedo per terra un esserino minuscolo, due tre centimetri al massimo. Uno splendido cucciolo di lucertola che sta per venire divorato da una mandria formiche dall’addome rosso. La guardo e la lascio lottare un attimo poi vedo che ha 2 se non 3 zampe rotte. Decido di intervenire, scosto le formiche che non vogliono lasciare la preda e la prendo per la codina. Lei si agita come una piccola serpe, è priva dell’uso delle zampe e io, lì per lì credo davvero di poterla salvare.
La esamino e la rigiro per il palmo della mano, tanto piccolo quest’essere che basta inarcare il palmo per tenerla e lei che fa, si gira sulla pancia.
Stratega! Penso erroneamente che si finga morta invece sta agonizzando. Mi sfiora pesante il pensiero di aver fatto una cazzata a interferire con la ciciclicità dei naturali eventi, ma poi penso: “ forse non lottiamo ogni giorno per dirigere le nostre vite?”
Giro rapidissimo di telefonate dove mi prendo del pazzo quando racconto l’accaduto e chiedo cosa mangia la lucertola? Io credo piccoli insetti o forse erba? Nooo.
Essendo animale più di noi credo nel suo potere autorigenerativo inoltre, la lucertola è un animale magico in molte culture.E poi 6 contro uno mi sta sul cazzo.
E altre ne arrivavano.

A casa muore subito come entrati, nel mio palmo.
Rifletto.

E’ cosa che mi sta a cuore l’ingiustizia e non mi piacciono le prepotenze. Ma che forse io stesso non l’abbia fatto?
L’ho posta davanti al mio altarino con la Dea Kalì e le ho acceso un cero. 3 secondi con i palmi giunti e le dita verso il Cielo poi basta, mi son detto a che serve ormai?
Spero che prima di morire definitivamente abbia potuto godere della terra e fresca erba che le ho donato attorno. Un ultimo ricordo, diverso da una morte divorata sull’asalto.

Guardo sulla mia spalla sinistra e faccio un cenno verso il rettile morente.
Rivedo la mia vita, l’impossibilità nel mettere mano nelle vite piene di disperazione, ben sapendo che se non parte da te nessuno può nulla, ti adagi e basta.
Stupido sognatore.
Combatto ancora battaglie secondo alcuni perse in partenza?
Forse dovevo lasciarla morire lottando, venire divorata. Ci sarà un Walallha anche per lucertole?

Eppure non riesco, tra voli pindarici di pensieri supersonici, a lasciare un indifeso a una sorte simile.
Ma è un mio pensiero, se lui lo accettasse così?
Aimè non gliel’ho chiesto e ho agito di istinto.
Male?bene? così è! Morta nella mia mano sinistra.Il cuore si vede, non batte più.

Nella mia casa formiche, ragni e qualche millepiedi peloso. Fuori con delle vespe nere ho come stipulato un patto, voi state ma non entrate qui. Il gatto nero del vicino sta gironzolando per casa ora eheheh.. non tento di accarezzarlo,so che non gli va ma nemmeno lo caccio..

Sto mese coi senza fissa dimora e il prossimo coi Rom del kosovo.
Battaglie perse? E come lo sai se non provi a combatterle?